LOGIstiCAL: Italy, dalla geografia alle specificità regionali

Stando a un recente sondaggio condotto dal National Geographic su 500 giovani statunitensi tra i 18 e i 24 anni, il sei per cento dei ragazzi non è in grado di collocare il proprio Paese sul mappamondo. Solo uno su tre sa dove si trova il Regno Unito e, nonostante l’Iraq sia spesso al centro dell’attenzione mediatica, un 63% tende a smarrirsi di fronte alla cartina del Medio Oriente.

Le cose non vanno tanto meglio nella nostra penisola, con un italiano su due ignaro delle meraviglie e delle tradizioni del Belpaese. Il Cenacolo di Leonardo? Per sei italiani su dieci è a Firenze. La Certosa di Pavia si rivela invece essere un delizioso formaggio fresco.
LOGIstiCAL: Italy, a dispetto delle apparenze strategico/gestionali, nasconde sotto la superficie un potenziale geografico da non sottovalutare. Il titolo dello sviluppatore australiano Sacada, pubblicato recentemente su PC, punta i propri riflettori sull’Italia. Sebbene le meccaniche gestionali sembrino avere la meglio – si tratta pur sempre di un simulatore di trasporti – emerge una doppia natura divulgativa ed educativa che poggia le proprie basi su tre elementi distintivi: la ricchezza della mappa, vero e proprio atlante geografico dettagliato; il lavoro di ricerca per individuare le specificità regionali e locali; la collaborazione tra Australia e Italia per garantire la fedeltà dei contenuti.
IVIPRO ha intervistato sia lo sviluppatore australiano, sia Marco Calcaterra, che ha fornito il proprio supporto a Sacada per far sì che LOGIstiCAL: Italy non perdesse di vista il nostro territorio.

 

 

Potete descriverci in cosa consiste il gioco? Com’è nato? Come funziona?

 

Sacada: LOGistICAL può essere descritto come un puzzle game strategico di trasporti dal ritmo casual, con un’enfasi su completamento della mappa e obiettivi. Laddove molti altri giochi del genere si focalizzano sulla gestione dell’azienda di trasporti, in LOGistICAL le vere protagoniste sono le città e le industrie presenti sulla mappa. Ogni città del gioco richiede un certo insieme di risorse. In linea di massima, maggiore sarà la popolazione della città, maggiore sarà la quantità di merci richiesta per il suo completamento. Il giocatore avrà il compito di acquisire le risorse necessarie, aspetto che spesso richiederà la produzione delle stesse da parte del giocatore e la necessità di costruire nuove industrie. Ogni industria avrà naturalmente bisogno di materie prime o di semilavorati per realizzare prodotti finiti, e in tutti i casi bisognerà creare una filiera funzionante a partire dalle materie prime presenti in natura, come legname o minerali. In ogni mappa di LOGistICAL sono presenti industrie corrispondenti a impianti e giacimenti realmente esistenti o di valore storico. Il giocatore avrà la possibilità di migliorare le industrie di partenza, per poterne in seguito costruire di proprie.

 

Marco: Si parte dalla Sicilia e completando missioni sarà possibile espandersi al nord e nel resto d’Italia. Alcuni compiti, come la riparazione delle strade dissestate, sono piuttosto semplici: basterà consegnare le merci richieste presso i cantieri stradali in qualsiasi lasso di tempo. Per completare le città, invece, sarà necessario consegnare le merci con una buona efficienza: i cittadini, infatti, consumano le merci consegnate. Va da sé che per completare alcune città bisognerà ampliare notevolmente la propria flotta di camion, mentre nel caso delle più difficili sarà praticamente indispensabile pianificare in maniera attenta la costruzione di nuove industrie.

 

Uno degli elementi più intriganti riguarda la ricchezza della mappa. Per certi versi, LOGIstiCAL: Italy può trasformarsi in una sorta di atlante geografico che consente al giocatore di collocare i luoghi nello spazio. Come avete lavorato alla selezione delle città? Che ne pensate di questo aspetto educativo?

 

Marco: La selezione delle città da inserire sulla mappa è stato il primo passo nella creazione del livello: abbiamo deciso di inserire tutti i comuni italiani con oltre 10.000 abitanti, con l’aggiunta di circa 150 centri più piccoli, in base a considerazioni di carattere industriale, logistico o turistico/storico. Anche se potrebbe sembrare scontato, è giusto sottolineare che la posizione dei vari centri cittadini corrisponde esattamente alla realtà. Giocando a LOGIstiCAL, insomma, si imparerà di certo a conoscere meglio la geografia italiana: un aspetto sicuramente molto positivo del gioco, che di fatto “insegna”, pur senza le imposizioni e limitazioni classiche dei software più classicamente educativi.

 

 

Altro elemento affascinante riguarda la fedeltà sul fronte delle risorse presenti sul territorio. C’è stato un lavoro di ricerca, immagino, per individuare le specificità regionali (vedi la presenza di cave a Carrara o delle cipolle a Tropea). Marco, vuoi raccontarci qualcosa a riguardo?

 

Marco: Molte ore sono state impiegate per assicurare che ogni industria presente sulla mappa di LOGIstiCAL: Italy avesse un proprio corrispettivo nel mondo reale. In alcuni casi si tratta della riproduzione di marchi storici della storia italiana (produzione di computer a Ivrea, per esempio), in altri di realtà industriali odierne (le aziende tessili del pratese) o di miniere storicamente esistite in Italia, ma magari oggi esistenti solo come attrazioni turistiche. Prima di Italy, nella serie mancava la merce “pizza”, così come anche la “mozzarella”: è stata mia priorità far sì che non solo questa prelibatezza fosse al centro di uno dei puzzle centrali della mappa, ma anche che sopra non ci finisse nessuna fetta di ananas…

 

 

Troviamo molto interessante il fatto che l’autore si sia affidato a un autoctono per ricreare con maggior fedeltà il territorio, per evitare anche di incorrere in ricostruzioni errate o superficiali. Com’è nata la collaborazione con lo sviluppatore australiano e come avete organizzato il lavoro?

 

Marco: Gioco a LOGistICAL da aprile e da allora non ho praticamente mai smesso: questa passione mi ha spinto a iniziare a dare allo sviluppatore numerosi consigli sul forum di Steam dedicato al gioco, molti dei quali poi introdotti nel gioco. Da giocatore italiano appassionato sia di LOGIstiCAL che di game e level design (avevo già creato livelli per Super Mario Maker o Trials Evolution, per esempio) è stato per me un onore poter collaborare alla versione dedicata all’Italia di questo gioco, e dal momento che il programmatore aveva già apprezzato alcuni miei consigli, la collaborazione su Italy è stata per entrambi uno step assolutamente naturale. Naturalmente, essendo lo sviluppatore australiano, sincronizzarsi sui tempi per discutere e lavorare al progetto non è stato semplicissimo, e le “alzatacce” alle 5:30 sono state all’ordine del giorno per un po’. Per quel che riguarda la mappa italiana, sono sicuro che alcuni dei dettagli inseriti (qualcuno ha detto arrosticini abruzzesi?) non passeranno inosservati ai giocatori italiani: qualcosa che senza un italiano in cabina di regia probabilmente sarebbe andata perduta.

 

Intervista a cura di Andrea Dresseno