Stando a un recente sondaggio condotto dal National Geographic su 500 giovani statunitensi tra i 18 e i 24 anni, il sei per cento dei ragazzi non è in grado di collocare il proprio Paese sul mappamondo. Solo uno su tre sa dove si trova il Regno Unito e, nonostante l’Iraq sia spesso al centro dell’attenzione mediatica, un 63% tende a smarrirsi di fronte alla cartina del Medio Oriente.
Speciali
Matera in gioco: intervista a Digital Lighthouse
Matera set ideale per un videogioco? Un’evidenza che attendeva solo il grande passo dell’ufficialità. Mentre la città lucana si appresta a diventare Capitale europea della cultura 2019, c’è chi sta lavorando a un videogioco in realtà virtuale legato alla storia e alle bellezze della città.
Monteriggioni e Assassin’s Creed II, otto anni dopo
Era una notte buia e tempestosa. Non esattamente, ma galeotto fu il diluvio che nel 2008 fece incontrare gli sviluppatori di Ubisoft e Monteriggioni. Durante le fasi preliminari dello sviluppo di , il borgo toscano non era stato incluso nella narrazione. C’erano Roma, Venezia, Firenze e altri centri minori molto significativi nel Rinascimento, come Forlì e San Gimignano. Per quanto riguarda Monteriggioni, fu il fato a metterci lo zampino.
Princesa Mafalda, storia di un naufragio
Il 25 ottobre 1927, al largo delle coste brasiliane, affondava il piroscafo italiano Principessa Mafalda, salpato due settimane prima dal porto di Genova. Una tragedia – le vittime furono centinaia – che i media italiani del tempo cercarono di minimizzare. L’Italia si trovava in piena epoca fascista.
Riscoprire il passato con un’app: l’esempio di Antica Aquileia 3D
Le nuove tecnologie ci consentono sempre più spesso di apprezzare la storia di luoghi che in epoche passate hanno goduto di grande prestigio e di cui oggi sono visibili soltanto gli echi. Antica Aquileia 3D è un’app ideata dalla Fondazione Aquileia e realizzata nel 2014 da Ikon Company e Nudesign.
The Land of Horror: il videogioco di genere tra cultura e territorio
Nel panorama videoludico italiano non si è mai affermata una vera e propria tradizione horror: il caso è abbastanza curioso, soprattutto alla luce degli illustri esempi provenienti dal cinema, dove il made in Italy ha raggiunto picchi di fama mondiale: basterà citare registi come Dario Argento con Profondo Rosso (1975) e Suspiria (1977), oppure altri capisaldi del genere come La casa delle finestre che ridono (P. Avati, 1976) o Reazione a catena (M. Bava, 1971).
Chiuro: dal passato, un videogioco?
Chiuro non è solo un affascinante borgo della Valtellina, che custodisce un centro storico carico di storia e di scorci memorabili, ma anche la testimonianza concreta di una nuova e importante sensibilità messa in campo dai comuni italiani.
Museum Development. Giocare con i musei
Con l’imminente Father and Son il Museo Archeologico Nazionale di Napoli si affaccia al mondo dei videogiochi. Il titolo – la cui grafica suggestiva è stata affidata all’artista inglese Sean Wenham, già autore del breve ma affascinante The End of the World – è l’ultima tappa di un lungo percorso che ha visto i musei confrontarsi di frequente col linguaggio videoludico.
Sulle tracce degli Etruschi
La sfera dell’immaginazione non è mai stata generosa con le civiltà preromane. Non sono molte le opere, trattazioni storiche a parte, a essersi occupate di ciò che accadde nella penisola italiana “prima di Roma”. La portata della dominazione romana sembra aver offuscato nella memoria collettiva il ricordo dei popoli italici che Roma ha sacrificato sull’altare della grandezza.
Art Stories: turismo a misura di bambino
Le app Art Stories raccontano le città italiane ai più piccoli coniugando educazione e interattività. Attraverso tablet e smartphone è possibile scoprire storie e retroscena legato ad alcuni siti italiani – vedi il Castello Sforzesco e il Duomo di Milano – o altre città del mondo.