Negli ultimissimi anni la pratica delle collaborazioni tra istituzioni culturali e sviluppatori di videogame ha riscosso un discreto successo, soprattutto in termini di valorizzazione del patrimonio (leggi il nostro speciale dello scorso aprile sui musei in gioco). Il team di EGA ha sviluppato Mi Rasna – in uscita il prossimo 10 maggio – alla luce della presenza storicamente accertata degli Etruschi nella penisola italiana, concentrandosi sulle realtà cittadine di cui c’è pervenuta notizia tra Lazio, Umbria e Toscana.
Speciali
Mi Rasna: il team di EGA si racconta
Nel team di EGA ci sono due programmatori fissi costantemente al lavoro, un editor di testi e due grafiche. Una squadra flessibile che si allarga in base alle necessità del momento includendo all’occorrenza studiosi di specifiche materie: “Siamo un gruppo di persone con la passione per la storia italiana e per il mondo del gaming – ci racconta Maurizio Amoroso, CEO dello studio.
Mi Rasna: diventare un buon lucumone etrusco
“Chissà che l’interesse videoludico per l’antico popolo d’Etruria non si sviluppi ulteriormente, portando gli Etruschi al centro di narrazioni storicamente fondate”, si diceva nell’approfondimento pubblicato su queste pagine lo scorso aprile. Com’è possibile, ci chiedevamo, che gli Etruschi siano rimasti così a lungo ai margini dell’immaginario collettivo nonostante la loro importanza?
Martha Is Dead: guerra e fragilità
L’esercito alleato avanza da sud, quello tedesco indietreggia verso nord. Siamo in Toscana, nel 1944, tra le due linee difensive minori Paula e Olga. L’esercito tedesco cerca di rallentare l’avanzata degli alleati: l’obiettivo è ultimare la grande linea difensiva sull’Appennino Tosco-Emiliano, la linea Gotica. L’area si trova improvvisamente schiacciata tra due fronti, oppressa dalla violenza di due eserciti contrapposti.
Il database narrativo: giocare con le location e i personaggi italiani
Disponibile in versione Early Access comprensivo delle prime cento schede, il database narrativo di IVIPRO verrà ulteriormente potenziato nei prossimi mesi, sia in termini di contenuti che di struttura. L’obiettivo è creare uno strumento agile e di facile utilizzo, che valorizzi percorsi e ricerche narrative a partire da quattro grandi filoni: Location, Oggetti, Personaggi e Temi.
Alla ricerca della verità: spunti per un videogioco su Narni
“Eravamo in sei: Mauro, io, mio fratello Gianni, Marco, Massimo e l’altro Mauro, tutti coetanei, eccetto me, di quattro anni più grande […] «Là sotto, annate a vedé là sotto. Spostate i spini». Non ce lo facemmo ripetere due volte. In pochi minuti avevamo aperto un varco sotto il quale comparve un piccolo passaggio al livello del terreno […] Il fascio luminoso correva veloce sulle pareti; poi, a un certo punto, si fissò su quella di sinistra. Due grandi occhi ci stavano osservando”.
Musei in gioco: un diario di lavoro
Ogni museo mette in gioco una ricca e intricata rete di potenzialità narrative. Quando IVIPRO ha esteso il proprio lavoro di ricerca e mappatura anche ai musei italiani, l’ha fatto nella consapevolezza che quanto conservato dai nostri musei può diventare sia asset digitale, sia soglia verso racconti carichi di fascino e storia.
QuickMuseum, i musei in tasca
Negli ultimi quattro anni, in Italia, si è registrato un costante segno più sulle visite agli istituti culturali (si è passati dai circa 62 milioni di visitatori del 2011 ai 110 milioni del 2015 – fonte Istat, 2015). In questo contesto, l’introduzione delle nuove tecnologie mira a una maggiore accessibilità culturale per il visitatore, per fornirgli una più facile lettura (ovvero una più facile comprensione) delle collezioni conservate.
LOGIstiCAL: Italy, dalla geografia alle specificità regionali
Stando a un recente sondaggio condotto dal National Geographic su 500 giovani statunitensi tra i 18 e i 24 anni, il sei per cento dei ragazzi non è in grado di collocare il proprio Paese sul mappamondo. Solo uno su tre sa dove si trova il Regno Unito e, nonostante l’Iraq sia spesso al centro dell’attenzione mediatica, un 63% tende a smarrirsi di fronte alla cartina del Medio Oriente.
Matera in gioco: intervista a Digital Lighthouse
Matera set ideale per un videogioco? Un’evidenza che attendeva solo il grande passo dell’ufficialità. Mentre la città lucana si appresta a diventare Capitale europea della cultura 2019, c’è chi sta lavorando a un videogioco in realtà virtuale legato alla storia e alle bellezze della città.