Midnight Caravan, un viaggio oscuro attraverso l’Italia

Midnight Caravan, visual novel di Gamera Interactive attualmente in lavorazione, si ambienta nell’Italia del 19esimo secolo. Il giocatore vestirà i panni di un protagonista in fuga che, costretto a diventare un carovaniere, attraverserà la penisola trovandosi coinvolto in una serie di intrighi politici, torbide vendette e minacce inquietanti.

Il suo viaggio, da Roma a Venezia (passando per Firenze), sarà costellato di pericoli e di scelte quanto di personaggi memorabili: giocatori d’azzardo, prostitute, assassini e ladri – un clima oscuro e spaventoso che tratteggia un racconto cupo, inquieto, in cui optare per il proprio tornaconto personale o per la salvezza di chi si incontrerà di volta in volta. Interessati al progetto e al modo in cui potrà declinare le evidenti ispirazioni gotiche in base all’ambientazione e al patrimonio italiano, abbiamo intervistato Giulia Zamboni, producer del gioco.

 

 

“Abbiamo voluto escludere la possibilità di una deriva horror del titolo”, sottolinea Giulia Zamboni. “Midnight Caravan non è un horror, direi piuttosto che è caratterizzato da un’atmosfera inquietante in cui ambiguità, segreti e sotterfugi diventano rappresentativi del periodo storico di riferimento”. Non un racconto fantastico e popolato di celebri creature della tradizione gotica (immediato il rimando alla licantropia o al vampirismo, orrori iconici del 19esimo secolo), quanto piuttosto un cosmo sagomatico, affollato di maschere riconoscibili ed esemplificative – immerse in altrettanto riconoscibili ed emblematici scenari o avvenimenti: “bische piene di fumo, il rinvenimento di oggetti esotici e provenienti da terre lontane, l’oscura azione di alcune sette segrete”. E a tal proposito l’influenza del patrimonio culturale italiano è già evidente, anche dalla prospettiva narrativa: il giocatore si troverà infatti alle prese con organizzazioni ispirate alla massoneria e alla carboneria, nonché con personaggi legati al mondo della Chiesa cattolica.

 

 

Le ambientazioni rispondono alla medesima esigenza di riconoscibilità: “Venezia, Roma e Firenze sono tutte celebri nel mondo per le loro bellezze architettoniche e patrimoniali, per questo sono state scelte per racchiudere gli eventi narrati da Midnight Caravan”. La fedeltà delle rappresentazioni architettoniche è quindi un fiore all’occhiello del titolo: “Abbiamo cercato di rimanere il più fedeli possibile ai monumenti o agli scorci reali cui si ispirano i concept. Siamo abbastanza certi che i giocatori non avranno difficoltà a riconoscere la maggior parte degli edifici italiani presenti nel gioco” ribadisce Giulia Zamboni, assicurando che anche per quanto riguarda il comparto narrativo l’attenzione del team è stata tutta focalizzata sull’indagine territoriale: “le ricerche sono state parte integrante della fase di sviluppo della storia, abbiamo voluto scegliere location che fossero riconoscibili dal pubblico e al tempo stesso che potessero rappresentare in modo appropriato l’atmosfera che volevamo, che racchiudessero cioè le storie che avevamo in mente”.

 

 

L’Italia di Midnight Caravan è un crocevia di vicende oscure e ricolme di zone d’ombra: un’ambientazione torbida in cui il giocatore, solcando scenari ben noti, dovrà vedersela con l’indistinguibilità che confonde gli alleati con gli avversari. Qui la caratterizzazione gotica scende a patti con un racconto e uno scenario tutti italiani: una declinazione inedita e indubbiamente evocativa che, affiancata da un’ispirazione solida, traccia i confini di un nuovo modo di leggere le vicende e le icone del nostro patrimonio.

 

Articolo a cura di Stefano Caselli