Le nuove tecnologie ci consentono sempre più spesso di apprezzare la storia di luoghi che in epoche passate hanno goduto di grande prestigio e di cui oggi sono visibili soltanto gli echi. Antica Aquileia 3D è un’app ideata dalla Fondazione Aquileia e realizzata nel 2014 da Ikon Company e Nudesign.
Gli utenti possono esplorare ricostruzioni virtuali dei siti di Aquileia durante il periodo romano. Il comune friulano vanta un passato di grande valore, essendo stato un importante porto dell’Adriatico verso cui confluivano diversi flussi commerciali, nonché roccaforte strategica a partire dall’età repubblicana (da avamposto di Cesare fino alla massima espansione sotto Massimiano, che rese la città vero e proprio centro dell’Impero, assieme a Mediolanum).
Antica Aquileia 3D rappresenta una vera e propria guida storico-archeologica, capace di interagire con i fasti di una civiltà andata perduta. IVIPRO ha intervistato Enrico Degrassi, CEO di Ikon Company, che da vent’anni si occupa di fornire soluzioni digitali anche in ambito turistico.
Le nuove tecnologie vengono messe al servizio di un contenuto dall’alto valore storico e culturale, rappresentato in questo caso dal glorioso passato romano di Aquileia. Che importanza ha avuto, in sede di sviluppo, la parte relativa alla ricerca storica? Avete collaborato con figure professionali specializzate (storici, archeologi, ecc.)?
Il primo progetto realizzato da Ikon e dedicato ad Aquileia risale al 1999: all’epoca avevamo lavorato a stretto contatto con un team di studiosi (ben quindici esperti) e con la Soprintendenza per realizzare quella che è stata la prima ricostruzione tridimensionale della città romana nel IV secolo d.C. Nel 2014, quando siamo stati incaricati dalla Fondazione Aquileia di realizzare l’app mobile Antica Aquileia 3D, abbiamo collaborato con gli archeologi della Fondazione e con l’Università di Padova, che seguiva alcune delle aree di scavo. Unendo i dati in nostro possesso con le nuove informazioni forniteci dagli archeologi, siamo stati in grado non solo di sviluppare una mappa 3D aggiornata della città romana, ma anche di realizzare ricostruzioni dettagliate dei dieci siti più significativi.
Che genere di rapporti avete avuto con l’amministrazione comunale di Aquileia? Crediamo che il supporto istituzionale per prodotti del genere sia fondamentale nelle nuove frontiere turistiche volte a valorizzare il patrimonio artistico e storico italiano. Il sistema dell’arte, il sistema museale e le nuove tecnologie hanno preso coraggio negli ultimi anni nel nostro Paese.
Nel nostro caso il committente era la Fondazione Aquileia, ente formato dal Comune di Aquileia, dalla Provincia di Udine, dalla Regione FVG e dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali. Il supporto pubblico è stato dunque determinante per la realizzazione del progetto, che ha anche goduto di finanziamenti europei volti alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico e culturale.
Antica Aquileia 3D è inserita tra le app promosse dal Mibact e ha vinto il World Summit Award Mobile Content 2015, il premio mondiale per le più innovative applicazioni su piattaforma mobile, promosso dall’UNESCO e dalle Nazioni Unite. Quale feedback avete ricevuto dagli utenti che ne hanno usufruito?
Il feedback è stato decisamente molto positivo: quando abbiamo presentato Antica Aquileia 3D ad Abu Dhabi, durante la fase finale del World Summit Award Mobile, abbiamo raccolto pareri entusiastici e ci siamo aggiudicati il primo posto nella categoria “Turismo e Cultura”.
Quando poi abbiamo avuto occasione di accompagnare scolaresche in visita al sito, abbiamo avuto la riprova che i giovani (sia bambini delle elementari che ragazzi più grandi delle medie e superiori) utilizzavano la app con grande facilità, imparavano la storia della città e riuscivano, grazie alla realtà aumentata 3D, a “vedere” l’antica città mentre passeggiavano tra i resti archeologici. Il linguaggio visivo, molto vicino a quello dei videogame, rendeva il tutto per loro molto familiare e decisamente divertente. Aquileia è un sito ricchissimo ma, diversamente da luoghi come Pompei, non presenta edifici integri negli alzati: quello che sopravvive sono principalmente bellissimi pavimenti musivi e le tracce delle mura perimetrali degli edifici. Per tutti coloro che visitano il sito archeologico è davvero difficile immaginare lo splendore dell’antica città, se non proprio grazie alla nostra applicazione.
La vostra app potrebbe essere inclusa nella categoria “serious game”. La valorizzazione del territorio passa anche attraverso opere commerciali di finzione: pensiamo a casi come quello di Assassin’s Creed II, ambientato in alcune celebri città italiane. Sareste disponibili a creare sinergie con altri sviluppatori di videogiochi per realizzare opere legate all’Italia?
Per noi la contaminazione tra cultura e intrattenimento è un concetto davvero interessante: molto spesso i nostri prodotti implementano dinamiche di gamification anche in ambiti che poco hanno a che fare con i videogame. La tecnologia che utilizziamo per sviluppare questo tipo di applicazioni “serie” è peraltro mutuata direttamente dal mondo dei videogiochi: alla Ikon abbiamo un background piuttosto solido in questo ambito. I primi passi li abbiamo fatti nel 2004, realizzando alcuni web-games per portali di intrattenimento come Shockwave.com e Miniclip.com (utilizzando allora il motore shockwave3D di Macromedia); poi abbiamo continuato sviluppando advergame anche per brand importanti come Coca Cola e Chupa Chups.
Negli ultimi anni siamo passati ad engine più potenti come Unity3D e Unreal Engine, e abbiamo sviluppato alcuni giochi in ambito mobile e VR: il più recente per conto di Samsung. Si tratta di un videogame ad ambientazione spaziale che coniuga l’utilizzo del visore Samsung Gear VR con una sedia a controllo elettro-meccanico che fornisce feedback cinetici perfettamente sincronizzati, per aumentare ulteriormente il livello di immersività. Il gioco è installato permanentemente presso lo Showroom al Samsung District di Milano. Insomma, saremmo ben contenti di collaborare alla creazione di videogame finalizzati alla valorizzazione del nostro immenso patrimonio artistico e culturale.
Intervista a cura di Daniele Barresi
In copertina: Foro romano di Aquileia, foto di Matteo Lavazza Seranto (da turismofvg.it)