Mediterranea Inferno

Sviluppatore: Lorenzo Redaelli (Eyeguys)
Produttore: Santa Ragione
Anno: 2023
Piattaforma: PC, Mac, PlayStation 4/5, Xbox One/Series X, Switch
Genere: Visual novel

Descrizione

Secondo titolo realizzato dall’artista multimediale italiano Lorenzo Redaelli, in arte Eyeguys. Come nel caso della sua opera prima (Milky Way Prince), ci troviamo di fronte a una visual novel caratterizzata da una direzione artistica molto ricercata e sperimentale, a un racconto che mette in scena riflessioni introspettive partendo dall’esperienza diretta dell’autore. Nel caso di Mediterranea Inferno, alla dimensione personale si aggiungono marcate tematiche erotiche e religiose, oltre che un’acuta osservazione del contesto sociale italiano durante e post-pandemia. Nel marzo 2024, il titolo è stato premiato all’Independent Games Festival di San Francisco; nel luglio dello stesso anno, agli Italian Video Game Awards, si è aggiudicato due statuette (Outstanding Game e Best Italian Game).

Location

Il gioco racconta la storia di tre ragazzi milanesi – Claudio, Andrea e Mida – che partono alla volta della Puglia per le vacanze estive. A fare da sfondo alla narrazione sia la città di Milano – che compare soprattutto durante alcuni flashback ed è rappresentata dal suo monumento simbolo, il Duomo – sia la località di Martina Franca, in provincia di Taranto.
Nonostante si tratti in larga parte di una rivisitazione creativa di luoghi reali, lungo l’avventura compaiono il cimitero comunale di Martina Franca e la Porta di Santo Stefano; si fa inoltre riferimento alla Processione dell’Assunta che si tiene ogni anno a Ferragosto. I tre protagonisti fanno tappa anche al Mercatino dell’Antiquariato di Ostuni (BR): sullo sfondo, tuttavia, la Basilica di San Martino, che nella realtà si trova a Martina Franca. Una scelta dettata da motivazioni narrative, come ci ha rivelato l’autore: “Pensavo fosse interessante commettere qualche errore di questo tipo per dimostrare la finta e superficiale padronanza di luoghi e immaginari di uno dei protagonisti”.
A collegare le varie sequenze una serie di foto reali, perlopiù dettagli di insegne, vetrine, decorazioni, tombe, scorci di mare e di campagna (con gli immancabili fichi d’india). Non mancano riferimenti culturali e religiosi: da celebri personaggi della musica e dello spettacolo come Raffaella Carrà, Milva, Monica Vitti, Lina Wertmuller e Franco Battiato, a icone e statue religiose della Vergine Maria e di Padre Pio.