Gioventù ribelle

Sviluppatore: Gruppo di filiera dei produttori italiani di videogiochi
Produttore: Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale
Anno: 2011
Piattaforma: PC
Genere: Sparatutto in prima persona

Descrizione

Primo e unico capitolo dello sfortunato titolo realizzato in occasione del 150º anniversario dell’Unità d’Italia. Il videogioco mette in scena il percorso di un anonimo bersagliere incaricato dal generale Cadorna di consegnare una missiva a papa Pio IX per porre fine allo scontro. Dopo l’iniziale entusiasmo delle istituzioni, le polemiche sollevate a causa della scadente qualità del gioco hanno portato l’allora Ministro per la gioventù, Giorgia Meloni, a fare un passo indietro e a bloccare il download del titolo. In seguito alla cancellazione, di Gioventù ribelle si sono perse le tracce. Il gioco prevedeva altri due livelli, mai pubblicati.

Location

A Villa Torlonia si trova l’accampamento militare, punto di partenza del percorso del protagonista. L’azione si sposta quindi nelle catacombe di Roma, sotto le mura di Porta Pia e infine al Quirinale, location nella quale il giocatore deve consegnare a papa Pio IX la missiva che lo induca alla resa.
Interessanti a livello storiografico le dichiarazioni di Marco Pizzo, nel 2011 direttore del Museo Centrale del Risorgimento: «È recentissima la documentazione, trovata negli Archivi Vaticani, che attesta come Pio IX avesse fatto di tutto per evitare spargimenti di sangue inutili per la difesa di Roma. Nel livello del videogioco relativo alla trattativa tra Francesi e Pio IX rappresentiamo nella fantasia una realtà su cui solo oggi abbiamo materiali interessanti. Da pochissimo tempo possiamo disporre di numerosi biglietti in cui Vittorio Emanuele II esprimeva al Pio IX il suo dispiacere per averlo dovuto spodestare, proclamandosi comunque “un buon cristiano”» (La Stampa).