WeArePalio, videogioco di prossima uscita per dispositivi mobili, si propone di trasportare l’utente nella cultura rinascimentale italiana. All’interno del titolo, la storia e l’immaginario del periodo prendono forma attraverso competizioni agonistiche; colori, forme e città del tempo si offrono al giocatore per essere conosciute, nonché gestite ed esplorate.
IVIPRO ha intervistato gli sviluppatori del gioco, Tiny Bull Studios, e l’azienda committente, Innovative Management. Interessante notare come la realtà ideatrice del progetto sia radicata nel territorio di Ferrara, città famosa per il Palio più antico della storia: WeArePalio nasce proprio con l’intento di valorizzare ed estendere al “mondo” digitale la cultura italiana.
“Utilizzando un medium oggi molto diffuso, quello del videogioco, WeArePalio vuole promuovere la storia, il mito, la leggenda e l’immaginario della cultura italiana, mostrando uno spaccato dell’epoca, coi suoi usi e i suoi costumi”, conferma Innovative Management. “Il gioco è ideato per calare il giocatore nel XV secolo”: a questo scopo, preziosi a livello di ideazione e sviluppo sia i contributi delle varie Associazioni di Rievocazione Storica coinvolte nel progetto, sia il lavoro di ricerca portato avanti dal team di designer. Un grande vantaggio, di nuovo, la sede ferrarese dell’azienda a capo di WeArePalio, che ha consentito ai creatori di ispirarsi ai costumi e agli usi rinascimentali proprio grazie alla grande rievocazione annuale del Palio.
Anche l’aspetto musicale non è stato lasciato al caso: “i brani presenti nel gioco sono studiati meticolosamente per attingere dalla cultura musicale di quel periodo, declinata però secondo elementi di composizione che li rendano più fruibili all’utente di oggi. Rivolgendoci a esperti compositori ed esecutori di musica medievale abbiamo ricreato ritmi e melodie caratteristiche del Rinascimento, con strumenti originali tipici dell’epoca. Da questo punto di partenza abbiamo arricchito i brani con elementi che li rendessero adatti a costruire la giusta atmosfera per ogni parte di gioco, in modo tale che risultassero accattivanti per ogni occasione specifica. Speriamo in questo modo di avvicinare gli utenti alla cultura musicale del tempo, mantenendo il carattere distintivo di un gioco mobile.”
Dal punto di vista prettamente ludico, WeArePalio si compone di una parte gestionale e di una competitiva. Nella prima viene mostrato “il grande sforzo organizzativo che i borghi e rioni italiani mettevano in gioco durante le stagioni degli eventi, nonché il forte sentimento campanilistico del tempo”, e all’utente vengono fatti gestire i preparativi per le varie gare che dovrà affrontare nel corso della partita. Queste sono di tre tipi: la contesa, la corsa, e la prova dello sbandieramento. Per ognuna di queste, il giocatore è chiamato a prendere ora i panni di un Duellante, ora di un Fantino o di uno Sbandieratore: “catturando il più possibile gli aspetti peculiari di queste competizioni, abbiamo cercato di rappresentare le diverse tipologie di tradizioni presenti nel panorama italiano”. Ecco che il videogioco si trasforma anche in uno strumento divulgativo, in grado di custodire, per gli utenti propensi all’approfondimento, preziose informazioni aggiuntive: “per i più appassionati abbiamo predisposto all’interno dell’esperienza del gioco la piattaforma Archivio, che conterrà informazioni e approfondimenti trattati in modo accessibile e immediato.”
Rilevanti anche gli espliciti rimandi geografici e architettonici. Alla base del progetto, infatti, l’intento di rappresentare il maggior numero possibile di città italiane, con la speranza di trasformare il videogioco in uno strumento di promozione e valorizzazione turistica: “Ci auguriamo che tantissime città aderiscano al progetto, allo scopo di avere un concreto ritorno dal punto di vista dell’immagine e del turismo: sarebbe splendido se tutti i comuni con tradizioni rinascimentali capissero l’opportunità che solo un gioco interamente ambientato in Italia può offrire in termini di visibilità, cultura, turismo. Anche a tal proposito stiamo inviando alle amministrazioni interessate dai maggiori Palii, Quintane o Giostre, dei kit che illustrano nel dettaglio il nostro progetto.”
In attesa dell’uscita del gioco, non ci resta che osservare come il crescente interesse per la rappresentazione (in chiave narrativa, divulgativa, o promozionale) di elementi del patrimonio culturale italiano sia a tutti gli effetti un fenomeno sempre più rilevante. Da questo punto di vista, WeArePalio è l’ultimo tassello di un mosaico sempre più ricco, che contribuisce a mostrare sempre di più le potenzialità spesso sottostimate del medium videoludico.
Articolo a cura di Stefano Caselli