Suburra: The Game

Sviluppatore: MONOGRID
Produttore: Cattleya
Anno: 2019
Piattaforma: iOS, Android
Genere: Avventura grafica

Descrizione

Ispirato all’omonima serie distribuita da Netflix, a sua volta prequel del film del 2015, Suburra: The Game è un’avventura grafica che racconta alcuni eventi inediti vissuti dai protagonisti Aureliano, Spadino e Lele tra il settimo e l’ottavo episodio della prima stagione. Il trio, riuscito a entrare in possesso dei territori di Ostia, dovrà vedersela con una situazione delicata: una misteriosa valigetta è stata rubata a un importante vescovo ed è caduta in mano a un clan rivale. Al giocatore è consentito di scegliere quale dei tre personaggi controllare nel corso dei vari livelli, che potranno essere superati a suon di estorsioni, raccolte di indizi o violenze di vario genere. Durante la partita l’utente è chiamato a muoversi in uno spazio bidimensionale, influenzando la narrazione attraverso le frequenti scelte che inframezzano le sezioni dialogate. Lo stile grafico del titolo, minimale e stilizzato, sparpaglia l’esperienza su sezioni di edifici che richiamano This War of Mine. Al centro dell’esperienza di gioco il complesso equilibrio tra l’ambizione personale e gli interessi della squadra di protagonisti: il bilanciamento tra questi due ambiti è al centro delle scelte che il giocatore sarà chiamato a compiere nel corso delle vicende narrate.

Location

Le location del gioco immergono in una Roma oscura, desolata, talvolta vagamente metafisica: benché la maggior parte degli spazi virtuali consista in interni finzionali, il racconto e il panorama esterno collocano i vari set in precisi quartieri romani. A contestualizzare le varie ambientazioni anche la mappa della città, che appare a sottolineare gli spostamenti dei protagonisti da un luogo all’altro. Le basi operative dei tre personaggi si trovano, rispettivamente: la casa di Lele nel Quartiere Africano, meglio noto come Quartiere Trieste (tra Viale Somalia, Viale Libia, Eritrea ed Etiopia); la palestra di Aureliano a Ostia; la discoteca di Spadino in zona Tuscolana. In Tor Bella Monaca sono collocate una casa di appuntamenti (la fittizia Fascinus) e il Mercato Nero: entrambe con lo sfondo occupato da case popolari dai lugubri e scuri tetti ricolmi di antenne. Il secondo capitolo si ambienta in un bar di zona Termini, mentre il poligono di tiro “Pitbull” del quarto si situa in zona Esquilino. Anche il luna park del quinto livello, in zona Magliana, è un prodotto di finzione, mentre le vie che si vedono nel sesto appartengono al quartiere dell’antica Roma (l’attuale Rione Monti) che dà il titolo alla serie, alle pendici del Quirinale e Viminale: sullo sfondo si intravede infatti una delle cappelle di Santa Maria Maggiore. L’abitazione del Monsignore, da cui partono gli eventi narrati, si trova poi in Via Conciliazione, all’interno del Vaticano, circondata da colonnati e cupole. Il luogo in cui si incontrano i protagonisti è collocato infine nella zona di Castel Romano.